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Fatturazione elettronica
Stefania Spoltore
15/02/2021

Che cos'è e a cosa serve la fattura proforma


La fattura proforma è un documento molto utilizzato, che non ha valore fiscale. Viene emessa per richiedere un pagamento al cliente, prima di effettuare l’effettiva fattura fiscale. 

Nonostante l’avvento della fattura elettronica, questo tipo di documento rimane uno dei più utilizzati dalle imprese e dai liberi professionisti, in quanto presenta numerosi vantaggi per chi la emette e per chi la riceve. La fattura proforma è utile per il cliente, perché tramite questo documento può verificare prezzo, articoli e la correttezza dei dati fiscali.

 

Essendo un documento fiscalmente non valido, quando un fornitore emette una fattura proforma, in caso di errori, evita di dover emettere note di credito per stornare la fattura errata, perché la fattura pro forma può essere modificata in qualsiasi momento.  



Quali sono i vantaggi della fattura proforma


Il cliente che riceve la fattura pro forma può verificare tutti gli elementi che andranno inseriti nella fattura fiscale finale e questo offre la possibilità di correggere in anteprima tutti gli errori commessi dal fornitore, senza perdere ulteriore tempo a lavoro finito. Inoltre, c’è la possibilità di erogare il denaro solo con la fattura definitiva.


Da parte delle attività professionali, trattandosi di prestazioni di servizi, l’avviso di parcella è un modo molto utile per offrire al committente un documento con tutti i riferimenti della prestazione e con il prezzo finale. La fattura proforma, in questo caso, permette di far decorrere i termini di pagamento del debito senza costringere il professionista a dover anticipare l’imposta, che andrebbe versata con l’emissione della fattura fiscale definitiva. Quando si riceve il pagamento per una fattura proforma, bisogna provvedere ad emettere immediatamente la fattura fiscale.


Come compilare una fattura pro forma


Trattandosi di un documento che non ha validità fiscale, la fattura proforma non deve rispondere a precisi requisiti formali, ciò significa che può avere un qualsiasi layout e non presenta vincoli né a livello di contenuti né a livello di impaginazione.  

Generalmente, viene emesso un documento simile alla vera fattura fiscale ma è obbligatorio indicare alcuni elementi che permette al cliente di distinguere la fattura proforma. Questi elementi sono: 


  • La specifica dicitura “fattura proforma” nella parte iniziale del documento, meglio se precede la parte descrittiva;

  • La mancata numerazione o numerazione diversa da quella utilizzata nelle classiche fattura fiscali definitive;

  • Descrizione di servizi prestati o beni venduti;

  • La specifica dicitura tradizionalmente riportata a piè di pagina “Il presente documento non costituisce fattura valida ai fini del DpR 633 26/10/1972 e successive modifiche. La fattura definitiva verrà emessa all’atto del pagamento del corrispettivo (articolo 6, comma 3, DpR 633/72).


Fattura proforma e fattura differita


La fattura proforma è spesso utilizzata per rinviare il momento dell’emissione della fattura vera e propria. L’ Agenzia delle Entrate ha chiarito che “è possibile emettere fatture differite per le prestazioni di servizi: la “fattura proforma”, contenente la descrizione dell’operazione, la data di effettuazione e gli identificativi delle parti contraenti, è idonea a supportare il differimento dell’emissione della fattura elettronica.


Questo metodo permette di superare il limite dei 12 giorni per l’emissione della fattura immediata e se si abbina l’uso della fattura proforma alla fattura elettronica differita si ottiene un tempo di rinvio dell’emissione della fattura più lungo.