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Fatturazione elettronica
Stefania Spoltore
13/01/2023

Fattura elettronica 2023: ultime direttive per memorizzazione dati


Il nuovo anno si caratterizza di importanti novità anche in ambito della fatturazione elettronica, come anticipato lo scorso 22 novembre 2022 dall’Agenzia delle Entrate tramite un nuovo Provvedimento pubblicato sul portale. 


Attraverso il Provvedimento n. 433608/2022, l’Agenzia delle Entrate ridefinisce alcune regole tecniche per la memorizzazione dei dati fiscali delle fatture elettroniche, così da adeguare la procedure fiscale telematica alle indicazioni del Garante della Privacy per la protezione e il trattamento dei dati personali.


Si tratta di un accordo ottenuto dopo tre anni di trattative, consultazioni tecniche e indicazioni che hanno portato a delle regole intransigenti per l’uso delle informazioni personali e fiscali contenute all’interno delle fatture elettroniche, da parte delle autorità finanziarie. Nello specifico, secondo le recenti indicazioni è possibile utilizzare le informazioni solo per alcune tipologie di documenti fiscali e in presenza di attività istruttorie.



Utilizzo e memorizzazione dei dati fatture elettroniche: a che punto siamo


Secondo l’articolo 14 del Decreto Fiscale 2020 le fatture elettroniche devono essere memorizzate fino al 31 dicembre dell’ottavo anno dalla presentazione della dichiarazione dei redditi di riferimento, così da poter permettere eventuali giudizi in corso o controlli da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate ai fini delle attività fiscali, di polizia economica e finanziaria. 


Tuttavia, lo stesso articolo raccomandava la necessità di dover prendere delle misure per la protezione dei dati personali dopo una consultazione tecnica con il Garante della Privacy. La consultazione, come sappiamo, si è prolungata negli anni per ottenere delle misure idonee e  in conformità al relativo regolamento europeo.


Per questo motivo, in una delle ultime consultazioni (parere 454/2021), il Garante ha rivisto alcune regole in materia di memorizzazione dei dati delle fatture elettroniche.


Fatture elettroniche 2023: novità per la memorizzazione dei dati


Secondo la recente consultazione, i dati contenuti all’interno delle fatture elettroniche possono essere utilizzati dalla Guardia di Finanzia solo per le attività istruttorie che richiedono espressamente l’esibizione della documentazione. 

Allo stesso modo, gli stessi dati possono essere resi disponibili come documentazione di prova per le indagini penali o previa un’apposita richiesta da parte dell’Autorità giudiziaria.


La grande novità in merito la memorizzazione dei dati, però, riguarda le fatture tra operatori economici (Fatture B2B). L’Agenzia delle Entrate può memorizzare e utilizzare le seguenti informazioni: 


  • Metodo di pagamento, utilizzabile in caso di controlli e attività ai fini fiscali (indagini per evasione, frode fiscale ecc);

  • Descrizione dell’operazione, in questo caso i file XML devono essere memorizzati in modalità cifrata e selezionate in base al codice ATECO dell’emittente. Sono escluse le fatture emesse da coloro che operano in ambito legale. 


Novità fatturazione elettronica: i nuovi servizi dell’Agenzia delle Entrate


In merito alle novità introdotte dal Garante della Privacy, attraverso il Provvedimento di novembre l’AdE avvisa che a partire dal 2023 saranno predisposti dei nuovi servizi per la fatturazione elettronica, finalizzati ad accogliere le richieste delle associazioni di categoria.


Nello specifico, sul portale dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile effettuare download e upload massivi dei dati relativi i file XML delle fatture elettroniche, dei corrispettivi e anche degli elenchi per il pagamento dell’imposta di bollo. 

 

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Provvedimento a questo link