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Fatturazione elettronica

Fattura elettronica: modifiche tracciato XML e introduzioni di nuovi codici


In arrivo il nuovo tracciato XML della fattura elettronica, una modifica al formato standard che semplificherà la predisposizione della dichiarazione Iva.

La revisione del tracciato porterà ad ulteriori aggiustamenti come l’estensione per gli sconti commerciali e molte software house dovranno adeguare i propri sistemi gestionali già operativi per la fatturazione elettronica.

L’incontro del 22 gennaio dei componenti del forum fattura elettronica nazionale ha portato all’Agenzia delle Entrate e al Dipartimento delle finanza, nuove proposte e soluzioni riguardo il miglioramento del tracciato XML.

Dal 4° Maggio 2020 entreranno in vigore nuove regole tecniche, in via sperimentale, che dovrebbero diventare obbligatorie entro settembre 2020.

Il primo anno della fatturazione elettronica è stato molto positivo, con più di 3 milioni di partite Iva digitalizzati. Tuttavia, operatori e tecnici delle software house hanno evidenziato carenze importanti del formato XML, legate in particolar modo all’automazione dei processi di contabilizzazione delle fatture e alla gestione degli adempimenti dichiarativi.




Nuovo tracciato XML: quali sono gli obiettivi della modifica


Uno dei problemi più segnalati dai tecnici riguarda il disallineamento dei codici Iva rispetto alla natura delle operazioni previsto dal tracciato. Le nuove regole tecniche mirano ad ampliare la tipologia delle operazioni e ad articolare meglio la loro natura.

L’intervento di adeguamento del tracciato XML si ispira a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Automatizzare la gestione delle fatture per la redazione della dichiarazione Iva;
  • Integrare i dati del tracciato;
  • Prevedere maggiori informazioni per fornire ai contribuenti una precompilazione Iva più attendibile;
  • Eliminare alcuni adempimenti e procedere alla loro sostituzione con nuove tipologie di operazioni che consentono di gestire, con l’invio diretto al Sistema di Interscambio, tutte le fatture ricevute dai soggetti non residenti nel territorio.



Tracciato XML: nuove tipologie di documenti



Tra le diverse proposte avanzate durante l’incontro del 22 gennaio 2020, una delle più importanti riguarda i codici che individuano i tipi di documento e consentono l’individuazione sul tracciato delle operazioni. E' stato proposto l'inserimento di 6 nuove tipologie di documenti per:


- l’individuazione delle operazioni a reverse charge;
- le autofatture;
- la gestione dei depositi Iva.

Sono previsiti due nuovi codici per le operazioni a reverse charge:

  • TD13 - integrazione fattura reverse charge intra UE;
  • TD14 - integrazione fattura reverse charge interno;

Sempre riguardo alle nuove tipologie di documenti sono previsti tre codici che riguardano rispettivamente:

  • TD15: autofattura per operazioni di destinazione di beni e servizi al consumo personale o familiare dell’imprenditore;
  • TD17: autofattura di estrazione dal deposito Iva;
  • TD19: fattura riferita alla cessione di beni ammortizzabili oppure ai passaggi interni tra attività separate.


Attualmente tutti questi codici sono incorporati con un solo e unico codice TD01, che crea confusione sia a chi gestisce la fattura che all’Agenzia delle Entrate.

La nuova versione del tracciato XML ha anche l’obiettivo di risolvere alcune carenze riscontrate durante la prima fase di attuazione della fattura elettronica, in particolare riguardo gli interventi su sconto e maggiorazione e sul bollo in fattura.
Ulteriori novità sulla fattura elettronica e sul miglioramento del tracciato XML verranno riportate sul blog Winfatt.

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