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Attualità

Credito d'imposta smart working: ecco come funziona


Credito d’imposta del 15% per le imprese che adottano lo smart working. Ecco la novità contenuta nel Disegno di Legge di Bilancio 2021.


Il bonus smart working rientra nel piano crediti d’imposta per la Transizione 4.0 e sarà riconosciuto come un investimento finalizzato alla realizzazione di modalità di lavoro agile.

Tra le spese agevolabili rientreranno anche quelle sostenute prima dell’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio. 


A disciplinare il nuovo credito d’imposta per la transizione 4.0 è l’articolo 185, comma 4, che prevede un credito d’imposta del 10% per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali diversi dalle spese ammissibili all’iper ammortamento, un credito d’imposta del 15% per gli investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici.



Come funziona il bonus smart working 2021

 

La manovra prevede una disciplina che regola più precisamente il lavoro agile. I crediti d’imposta al 10% e 15% saranno riconosciuti per un limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro. In parallelo ai due crediti d’imposta previsti dal bonus, resteranno in vigore le agevolazioni fiscali già previste per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali. 

Investimenti relativi ai beni ammessi all’iper ammortamento


Per gli investimenti relativi ai beni ammessi all’iper ammortamento, validi fino al 31 dicembre 2021, il credito d’imposta sarà pari al:


  • 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

  • 30% per investimenti fino a  10 milioni di euro;

  • 10% per investimenti fino a 20 milioni di euro. 


Aliquote Credito d’imposta Beni Strumentali 2022


Le seguenti aliquote sono valide dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022:


  • Credito d’imposta beni materiali Impresa 4.0


- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

- 20% per investimenti fino a 10 milioni di euro;

- 10% per investimenti fino a 20 milioni di euro.

  • Credito d’imposta beni immateriali Impresa 4.0


    - 20% per investimenti fino a 1 milione di euro.

  • Beni materiali ordinari


    - 6% per costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.


  • Beni immateriali ordinari


    - 6% per costi ammissibili pari a 1 milione di euro.


Tipologie d'investimenti ammessi al credito d’imposta smartworking


Sono ammessi gli investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0, tra cui:


  • beni il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati, sensori o azionamenti; 

  • sistemi computerizzati per il controllo qualità e sostenibilità;  

  • dispositivi per interazione uomo macchina e per il miglioramento della sicurezza del posto di lavoro.

Sono ammessi gli investimenti in software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni e soluzioni cloud computing. Gli investimenti in beni ordinari, invece, riguardano tutti i costi relativi a software, sistemi, piattaforme e applicazioni diversi da quelli elencati nell’Allegato B.

Chi può utilizzare il credito d’imposta smart working e come 


I beneficiari del credito d’imposta smart working sono tutte le imprese residenti nel territorio italiano, le organizzazioni stabili, gli esercenti di arte e professioni.


Il credito d’imposta smart working può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta relativo agli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, invece, è utilizzabile in compensazione in un’unica quota annuale se in possesso di ricavi e compensi inferiori a 1,5 milioni di euro.