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Attualità

Decontribuzione per certificato di parità di genere: come funziona



Assieme alla nuova Legge di Bilancio arriva la proroga per l’esonero contributivo alle imprese con certificazione per la parità di genere, disponibile fino al 2025 previa l’invio della domanda all’INPS.


Sono già pronte le istruzioni INPS per le aziende in possesso della Certificazione di parità di genere che vogliono presentare domanda di l’esonero contributivo e indicate all’interno della Circolare 137 del 27 dicembre 2022.


Le imprese interessate alla decontribuzione hanno tempo fino al 15 febbraio 2023 per presentare la domanda all’INPS. Ma andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consiste l’esonero contributivo per certificazione per la parità di genere, a chi è destinato e quali sono i requisiti da soddisfare.



Imprese 2023: decontribuzione con parità di genere

 

L’esonero contributivo per le imprese in possesso della Certificazione di parità di genere è stato introdotto nel 2021 con la Legge 162/2021 - articolo 5. Riguardo l’anno appena trascorso, la decontribuzione prevista per le imprese è fino a un massimo dell’1% dei versamenti totali dell’impresa, con un tetto massimo di 50mila euro per ogni azienda.


Per ottenere il documento di certificazione per la parità di genere le aziende interessate devono rispettare i parametri minimi previsti dalla Prassi UNI/PdR del 16 marzo 2022, che contiene le "Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni".


I beneficiari della decontribuzione possono essere tutti i datori di lavoro privati in possesso della certificazione, in particolare sono ammessi: 


  • Enti pubblici economici;

  • Istituti autonomi case popolari;

  • Enti trasformati in società di capitali;

  • Ex IPAB trasformati in associazioni o fondazioni di diritto privato;

  • Aziende speciali, ai sensi degli articoli 31 e 114 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

  • Consorzi di bonifica e consorzi industriali;

  • Enti morali ed ecclesiastici.


Si escludono le PA definite dall’articolo 1, comma 2, del dlgs 165/2001.


Come presentare la domanda per l’esonero contributivo


La domanda per l’ottenimento dell’esonero contributivo da presentare all’istituto deve contenere specifici elementi:


  • I dati identificativi aziendali;

  • La stima della retribuzione media mensile relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere;

  • La stima dell’aliquota datoriale relativa al periodo di validità della certificazione;

  • La stima della forza aziendale;

  • Dichiarazione di essere in possesso della certificazione di parità di genere e di non essere soggetti a provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi.


A quanto ammonta il beneficio?


L’importo del beneficio è calcolato su base mensile e fruito dai datori di lavoro in riduzione dei contributi previdenziali. Il limite massimo annuo di decontribuzione fruibile da una singola impresa è pari a 50mila euro e il budget destinato all’esonero contributivo è di 50 milioni di euro. 


Il beneficio è cumulabile con altri incentivi statali, esoneri o riduzioni. Per maggiori informazioni è possibile consultare l’apposita Circolare INPS.