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Fatturazione elettronica

Sciopero benzinai. Possibile proroga e-fattura al 2019

E-fattura si confida in proroga al 2019

A pochi giorni dall'entrata in vigore della norma i benzinai impreparati minacciano lo sciopero per il 26 giugno. Immediata la reazione del nuovo governo. Di Maio dà ragione ai benzinai ed annuncia un possibile slittamento al 2019.


I benzinai si mobilitano annunciando lo sciopero di 24 ore contro la fatturazione elettronica. Il settore non è preparato all'adeguamento che, per legge, scatterebbe dal prossimo primo luglio, e chiede una proroga immediata.


A seguito della minaccia di sciopero è giunta subito la risposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio: “Stiamo lavorando con il ministro Tria per rinviare la fatturazione elettronica al primo gennaio 2019”.


L’anticipazione dell’obbligo di e-fattura B2B prevista dalla legge di bilancio 2018 (comma 909 della legge 205/2017) scatterebbe quindi indistintamente per tutti i settori da gennaio 2019 senza le anticipazioni previste per l’acquisto di carburanti e per i subappaltatori nei contratti di appalto con la P.A.


A sostenere la necessità di una proroga insieme ai benzinai le associazioni di categoria Faib, Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio così come i commercialisti. Insieme denunciano le molte criticità ancora esistenti nell’applicazione dei nuovi obblighi.


A pochi giorni dall’entrata in vigore della legge persistono infatti incoerenze sia sulla certezza delle modalità operative che sui supporti tecnologici che l’Amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione. La mancata proroga comporterebbe con molta probabilità non solo gravi difficoltà ma la paralisi dei distributori composti in larga parte da chioschi da marciapiede.


Una “facilitazione” molto complicata


Se è innegabile che la fatturazione elettronica rappresenti il futuro e sia stata concepita per facilitare e snellire le procedure amministrative ad oggi si presta, al contrario, a complicare la vita quotidiana di professionisti ed imprese.


Da meccanismo automatico è diventato un ulteriore onere e rischia di mettere in seria difficoltà le imprese soprattutto le meno strutturate di cui tutto hanno bisogno tranne che sostenere nuovi costi ed oneri. Al di là del rinvio per il 1° luglio, il governo nei prossimi mesi dovrà affrettarsi per risolvere i problemi tecnici esistenti.


Semplificare l’emissione della fatturazione elettronica e modificare ed adattare l’attuale normativa in tema di emissione, ricevimento e registrazione della e-fattura prima dell’entrate in vigore generalizzata delle fatture elettroniche B2B e B2C. Rendere insomma la fatturazione elettronica semplice, con pochi passaggi e fruibile da tutti così come era stata concepita. Il governo rassicura inoltre i commercialisti che nella fase iniziale non si incorrerà in sanzioni in caso di errori materiali.


Cos’è la fattura elettronica obbligatoria dal 1° gennaio 2019


La fattura elettronica è un documento informatico trasmesso in modalità telematica al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate e recapitato tramite lo stesso mezzo al soggetto ricevente. L’obbligo di fatturazione elettronica, introdotto dalla Legge di bilancio 2018 in vigore dal 1° gennaio 2019 per tutti coloro che possiedono la partita IVA, rappresenta una vera e propria rivoluzione per le imprese italiane che preoccupa sia le PMI che gli intermediari. Da tempo i commercialisti e le associazioni di categoria sottolineano come il tessuto produttivo italiano non sia ancora pronto al passaggio al digitale. La fattura elettronica ha l’obiettivo di ridurre l’evasione IVA e le frodi d’imposta, grazie alla possibilità di controllare in via immediata le operazioni effettuate dai soggetti passivi IVA e di incrociare i dati inviati in modalità telematica tramite il SdI.