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Fatturazione elettronica

Fattura elettronica: i nuovi controlli a cui prestare attenzione


Nuovi codici errore per la fattura elettronica. Con l'aggiornamento 1.5 delle specifiche tecniche del 30 luglio 2019 sono stati introdotti nuovi casi di scarto, tra cui quello per incoerenza tra partita IVA e codice fiscale.


        


La fattura elettronica è ormai entrata a pieno titolo nella routine amministrativa delle nostre aziende.

Ciò non significa però che siano completamente svaniti dubbi e le perplessità sul suo utilizzo...


Questo perché continuano ad  esserci cambiamenti, o aggiustamenti, come quelli legati alle specifiche tecniche delle e-fatture.

Tra i più rilevanti ci sono quelli relativi alle modifiche delle specifiche tecniche, che i file xml devono rispettare, che sono allegate al provvedimento del 30 aprile 2018.

L’ultimo aggiornamento è stato pubblicato infatti in prossimità delle vacanze estive.



I controlli sulle e-fatture


Il sistema della fatturazione elettronica è stato concepito per avere maggiore controllo sulle transazioni che avvengono nel nostro paese ed abbattere l’evasione fiscale.


Per realizzare questo sistema sono stati definiti degli standard relativi alle specifiche tecniche che il file da trasmettere deve rispettare, le informazioni necessarie che deve contenere, oltre che tempi e modalità di trasmissione.


E’ stato inoltre istituito lo Sdi, il sistema di interscambio, l’autostrada digitale attraverso la quale le e-fatture transitano.


Il Sistema di Interscambio, inoltre, svolge una ulteriore fondamentale funzione, effettua su ogni file dei controlli formali necessari per garantire il corretto inoltro al destinatario.


Ogni errore riscontrato in seguito ai controlli è associato ad un codice, ed alla relativa descrizione, che viene inviato all'utente con la notifica di scarto.


E’ possibile conoscere tutti i controlli effettuati sulla fattura, ed i relativi codici di errore rilevati dal Sistema di Interscambio consultando il sito governativo dedicato.



Le novità introdotte


Il 30 luglio 2019 c'è stato un aggiornamento delle specifiche tecniche da parte dell'Agenzia delle Entrate e si è allungata la lista dei controlli, ovvero dei codici di errore, che possono bloccare la trasmissione della fattura digitale.


La nuova versione n 1.5 delle specifiche tecniche contiene i seguenti nuovi controlli:


  1. il corretto utilizzo del codice destinatario “XXXXXXX” (codice di errore 00313);
  2. la coerenza di partita IVA e codice fiscale (se entrambi presenti) sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente (codici di errore 00320 e 00324);
  3. la corretta valorizzazione del codice fiscale, sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente, nei casi in cui la partita IVA sia quella di un gruppo IVA (codici di errore 00321, 00322, 00325 e 00326);
  4. nei casi di autofattura, che la partita IVA del cedente/prestatore non sia cessata da più di 5 anni (codice di errore 00323);
  5. che l’indirizzo PEC indicato nel campo “PECDestinatario” non corrisponda ad una casella PEC del SdI (codice di errore 00330).



Cosa succede se non si passa il controllo


Se dopo aver inviato una fattura elettronica il Sistema di Interscambio rileva un errore, come uno di quelli riportati in precedenza, provvede a bloccare la trasmissione della fattura stessa.


Il soggetto che ha emesso la e-fattura deve provvedere alla correzione dell’errore e ritrasmettere il file xml al Sistema di interscambio.


In altre parole non basta compilare la fattura ed inviarla per assolvere i propri compiti e non incorrere in sanzioni ma bisogna vigilare sul buon esito della trasmissione perché una fattura scartata è considerata come non emessa.



Come agire in caso di scarto?


È stata la stessa Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 13/E/2018, a dettagliare le regole operative nei casi di fattura scartata:

dopo aver ricevuto la notifica di scarto, chi ha emesso fattura deve inviare entro 5 giorni un nuovo documento corretto, che preferibilmente riporti la stessa data e lo stesso numero della fattura errata.


Se questa strada non è percorribile, come nel caso in cui la fattura errata sia stata già registrata da parte dell’emittente, si può procedere nel modo seguente:

  • emettere un nuovo documento con nuovo numero fattura e nuova data in cui sia evidente il collegamento con la fattura scartata. La fattura dovrà essere stornata con una variazione contabile interna, senza comunicare la variazione al SdI;
  • emettere un nuovo documento con specifica numerazione che renda evidente che si tratta di un documento rettificativo, indicando ad esempio la numerazione “1/S” oppure “1/R”