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Attualità
Stefania Spoltore
11/10/2019

Regime forfettario: in cosa consiste la stretta del governo sulla flat tax


Governo nuovo significa nuova manovra, dunque nuove modifiche in ambito politico-economico per il nostro Paese.
Il nuovo Governo valuta attentamente le modifiche da effettuare. Come sempre, i cambiamenti intaccano anche le
Partite Iva, e un’eventuale stretta del governo sulla flat tax.
 
Nell’ultimo anno la corsa al regime forfettario è stata intrapresa da molti professionisti e il governo vuole introdurre dei “paletti”, per evitare ulteriori danni nei confronti del fisco.


Precedentemente abbiamo anticipato l'argomento con l'articolo "
Partite IVA e fatturazione elettronica: stretta anti-evasione su 2 milioni di forfettari", ma in cosa consiste esattamente questa stretta del governo? Te lo spiegheremo in questo articolo. 




Stretta del governo sulla flat tax: in cosa consiste


La rivistazione della “tassa piatta” al 15% sarà rivista in chiave anti-elusione. Il governo sta valutando una serie di operazioni da effettuare per riportare l’agevolazione Iva come programmata inizialmente, dunque come un regime dedicato alle piccole partite Iva che si trovano in una fase iniziale della propria professione.

Bruxelles, al momento, boccia l’ipotesi di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica anche ai forfettari. Afferma, inoltre, che i contribuenti “minori” non possono essere gravati da ulteriori adempimenti tributari. 
Al momento, dunque, la manovra economica ha accesso a quattro diversi ambiti di intervento:

  • Reintroduzione delle clausole di esclusione: ad esempio quelle sui lavoratori dipendenti e sui beni materiali. Prima del 2019 i forfettari non potevano erogare compensi a lavoratori dipendenti oltre i 5.000 euro e non potevano acquistare beni strumentali oltre i 20.000 euro.
  • Differenziazione della soglia dei ricavi o compensi: nel 2019 la soglia è stata uniformata per tutti, ad un massimo di 65mila euro, mentre gli anni precedenti la soglia era differente in base ai codici Ateco.
  • Introdurre vincoli stringenti per i “furbetti” che entrano ed escono dal regime, senza tener conto della soglia dei ricavi e dei compensi.
  • Aumentare l’aliquota d’imposta sostitutiva

Queste proposte di intervento devono essere sottoposte all’attenta analisi politica, successivamente verremo a scoprire quali di queste modifiche diventeranno decreto legge.


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