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Attualità
Stefania Spoltore
28/09/2020

Tax Free Shopping: come funziona il rimborso Iva libero


In alcuni paesi, i turisti che acquistano i prodotti tipici dei paesi esteri, possono beneficiare del tax free shopping, un sistema che permette di non pagare le imposte sui prodotti acquistati.

Per ottenere il rimborso IVA sui prodotti acquistati all’estero, bisogna rispettare dei requisiti e presentare dei documenti in aeroporto. Ogni paese ha la propria politica riguardo al TFS e, per acquistare dei prodotti esenti da tasse, in alcuni paesi, è obbligatorio dimostrare la nazionalità straniera e la residenza all’estero.

In questo articolo vedremo in cosa consiste il sistema Tax Free Shopping (TFS) e come funziona.




In cosa consiste il Tax Free Shopping


Al fine di incoraggiare i turisti internazionali a spendere di più sul territorio che li ospita, diversi governi rinunciano all’immissione dell’IVA su beni acquistati. Il TFS consente di ottenere un rimborso IVA sugli acquisti effettuati, al termine del viaggio.

Il Tax Free Shopping funziona in modo diverso in base al paese ospitante: alcuni paesi richiedono, al momento dell’acquisto, di mostrare il passaporto e il biglietto aereo di andata e ritorno, affinché si applica immediatamente l’esenzione delle tasse. In altri paesi, invece, bisogna richiedere un apposito modulo tax free al negoziante.

In aeroporto, invece, al momento del ritorno, bisogna recarsi all’ufficio dogana e dichiarare i beni acquistati e presentare il modulo tax free compilato in modo corretto. E’ fondamentale conservare gli scontrini degli articoli effettuati.

Per l’applicazione di questa agevolazione, i turisti devono ricorrere i seguenti requisiti:

  • Il cedente deve essere un commerciante al dettaglio;
  • L’acquirente deve essere un soggetto privato extracomunitario;
  • L’oggetto dell’acquisto deve essere un bene destinato all’uso personale;
  • L’importo dell’acquisto deve essere superiore ad € 154,94 IVA compresa;
  • Deve essere emessa obbligatoriamente fattura.

Tax Free Shopping in Italia


L'articolo n.38-quater del dpr 633/1972, prevede la possibilità per i cittadini residenti in un paese fuori dalla UE, di ottenere il rimborso IVA versato in Italia per l’acquisto di beni per uso personale.

L’Antitrust ha stabilito, attraverso una pronuncia che interpreta le normative in materia di tax refund per i soggetti residenti e domiciliati fuori dall’Unione Europea, che un turista extra UE ha il diritto di scegliere il fornitore a cui rivolgersi per il rimborso IVA sullo shopping in un paese UE.

In Italia, ci sono due modalità differenti per ottenere il rimborso IVA:

- Agevolazione direttamente all’acquisto;
- Rimborso successivo con invio fattura e apposizione del visto dell’Ufficio Dogane.


Nel secondo caso, l'Antitrust afferma che è il turista a decidere se avvalersi o meno dell’ausilio delle società di tax free per ottenere un rimborso più veloce, in considerazione del fatto che l’acquirente è il titolare del credito e dovrà eventualmente pagare una commissione alla società di tax refund.

Tax free shopping e fattura elettronica


A partire dal 1° settembre 2018, anche per le cessioni di beni effettuate a soggetti privati extra UE rientranti nell’ambito del tax free shopping, è stato esteso l’obbligo di fatturazione elettronica.

Vedi anche Fatturazione Elettronica per acquisti Tax Free

L’Agenzia delle Dogane, per l’emissione delle fatture elettroniche relative alle operazioni di tax free shopping, ha messo a disposizione il programma OTELLO 2.0 che permette di effettuare due operazioni principali:

- Emissione della fattura senza l’addebito dell’IVA;
- Emissione della fattura con addebito IVA con successiva emissione di una nota di variazione per il rimborso dell’IVA.

Il cedente emette ed invia direttamente all’Agenzia delle Dogane la fattura in formato elettronico, consegna all’acquirente residente all’estero il documento in formato analogico, il quale deve contenere il codice ricevuto dal sistema informatico che certifica l’avvenuta acquisizione della fattura.