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Attualità
Stefania Spoltore
02/03/2020

UE previsioni IVA 2025: agevolazioni per pmi e piccole imprese


Nuove agevolazioni e incentivi per PMI e piccole medie imprese sono all’ordine del giorno e, attualmente, i più gettonati riguardano la tecnologia e l’innovazione. Dal 1° Gennaio 2020, ad esempio, è possibile godere di un credito d’imposta per l’acquisto di beni e servizi strumentali effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.


Le modifiche effettuate sulla direttiva europea  2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto per quanto riguarda il regime speciale per le piccole imprese, che andrà in vigore nel 2025, prevedono la riduzione degli oneri amministrativi e dei costi di conformità per le piccole aziende.

Le modifiche comprendono nuove regole su regime di esenzione e commercio elettronico transfrontaliero, applicate attraverso la semplificazione e la riduzione degli oneri IVA sia per le PMI che per le piccole imprese presenti nella UE.





Modifiche direttiva UE 2006/112/CE: quali sono le novità


Le modifiche applicate sulla direttiva europea prevedono che un soggetto passivo IVA, sottoposto al regime ordinario in uno Stato UE, ha accesso ad una detrazione dell’imposta versata. La detrazione è applicabile solo nel caso in cui il soggetto passivo si avvalga della franchigia IVA per le piccole imprese con un altro stato membro.

Attualmente la direttiva prevede che il regime speciale per PMI  e piccole imprese consentono solo una franchigia alle imprese stabilite nello stato membro.

Il regime speciale per le piccole imprese consente attualmente solo una franchigia da concedere alle imprese stabilite nello Stato membro in cui l'IVA è dovuta. Tale disposizione ha un impatto negativo sulla concorrenza, nel mercato interno, per le imprese non stabilite in tale Stato membro.” [..] “Per affrontare questo problema e per evitare ulteriori distorsioni, anche le piccole imprese stabilite in Stati membri diversi da quello in cui è dovuta l'IVA dovrebbero poter beneficiare della franchigia.


Secondo le nuove modifiche, che entreranno in vigore nel 2025, se un soggetto passivo effettua degli acquisti connessi con le cessioni e prestazioni esentate in altri stati europei, non può accedere ad alcuna detrazione IVA versata a monte.

Le nuove normative, una volta entrate in vigore, hanno l’obiettivo di consentire la franchigia anche alle piccole imprese con sede in altri stati membri, diversi da quello in cui è dovuta l’IVA. 

Come beneficiare della franchigia


Le PMI e piccole imprese possono beneficiare della franchigia solo se il volume d’affari annuo è inferiore alla soglia applicata dallo stato membro in cui è dovuta l’IVA.

Ogni Stato membro può fissare, a livello nazionale, una soglia per la franchigia con un massimale unico di 85 mila euro annui, prevista dalla direttiva europea.
Secondo la nuova direttiva, gli Stati membri dovrebbero poter concedere entro il 2025 il diritto di scegliere tra il regime generale dell’IVA e il regime speciale per le piccole imprese senza andare incontro a nuovi obblighi di registrazione o di comunicazione.


L’articolo è realizzato a scopo informativo e si basa esclusivamente sulla direttiva europea allegata nei paragrafi precedenti. Ricordiamo che la direttiva non avrà effetti immediati e l’entrata in vigore delle nuove normative è prevista nel 2025.